Scritto da © Franca Figliolini - Sab, 30/01/2010 - 10:47
l'enorme casa l'accoglie
-ogni notte-
nelle sue infinite stanze
e scale e corridoi
stretti segreti passaggi
si aprono improvvisi
svelando spazi nuovi
altri solitari cammini
fantasmatiche presenze
a volte la popolano
ma lei non può toccarle
solo guardare e ascoltare
la casa è la sua, ma no
- non la vita che l'animava
di danze d'altri tempi
con mussole e trine
non ha finestre la casa
che lei possa vedere
né feritoie o pertugi
da cui l'esterno penetri
un labirinto dell'anima
con la danza delle luci
sui muri spogli e scabri
a indicare il nulla
solo a volte una porta
si apre all'improvviso
e lei ne esce bambina
in un giardino incantato
e ride e corre e gioca
coi fiori e con il sole
finché non s'addormenta
- e si ritrova nella casa
»
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