Scritto da © alvanicchio_Gir... - Mer, 03/10/2012 - 18:52
Il concetto di "Impero Globale" fu sviluppato dal nipote del presidente americano Roosvelt e su questa scia, oggi, la realtà economica costringe gran parte del pianeta a sottostare ai diktat del potentato economico, americano.
E la tragedia dell’undici settembre 2001 ha, finalmente, fatto capire al mondo quanto era profondo il risentimento verso questo tipo di politica.
La corporatocrazia economica nata in America, ha permeato tutta la struttura occidentale, trasformandosi in organismi sovrannazionali , dove regna incontrastata la Banca Mondiale ed il W.T.O. (organizzazione mondiale del commercio.
Ma Torniamo indietro!
Il concetto di impero globale si realizza incoraggiando i leader dei paesi poveri, ad entrare a far parte di un programma di sviluppo socio-economico per il proprio popolo, facendosi finanziare da una rete di capitalisti; che in realtà non favoriscono lo sviluppo ma creano degli interessi commerciali dove lo scopo ultimo è quello di sfruttare il popolo indebitato, per crearsi una rendita di posizione.
Così, questi popoli, con i loro leader, restano intrappolati in una posizione debitoria nei confronti della Banca Mondiale e del potentato economico americano:" il carico di interessi è talmente alto che non riusciranno mai a ripagare l’intero debito, senza considerare la sudditanza tecnologica che si crea con lo sviluppo".
In effetti, Il potentato economico per costruire centrali elettriche, strade, autostrade e infrastrutture industriali, utilizza, per la realizzazione delle opere, personale di quello stesso stato che si indebita, con salari che rasentano la schiavitù.
Così, pagando pochi spiccioli al popolo indebitato, la posizione debitoria permette al potentato economico di fare altri danni al popolo indebitato: " inquinamento ambientale, de-localizzazione di fabbriche venefiche (Bompal,India), etc etc.
Quindi, Il danno maggiore che subiscono questi popoli è l' inquinamento ambientale e vi è da notare che il popolo non ha potere di controllo sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali. Ciò permette di imporre una posizione di imperio che si realizza negando diritti, (quali ad esempio la negazione di farmaci salvavita.....), e imponendo violenze psicologiche e fisiche, connesse allo strapotere che permette la sudditanza debitoria. Questa posizione genera in ultima analisi la prostituzione minorile..
Aggiungo, tanto per ricamare la prosa, che quando il potentato economico si prefigge di portare sviluppo in una nazione, i soldi non vanno alla nazione stessa.
I soldi da un Ufficio americano entrano in un altro ufficio americano, e solo quando i finanziamenti sono stati spostati, i potentati economici iniziano a progettare le infrastrutture, che saranno realizzate, come ho detto prima, prevalentemente con la manodopera locale, con stipendi da fame e con grossi profitti per le multinazionali.
Sembra strano, ma è nella progettazione e nell’acquisto della tecnologia necessaria all’impresa che si spende la massa principale dei capitali.
Considerate, Inoltre, che la crescita economica imposta dal potentato economico, va solo ad esclusivo vantaggio di una parte esigua della popolazione indebitata.
Facciamo un esempio! Ogni cento dollari di greggio estratto in Ecuador, le compagnie petrolifere intascano 75 dollari su 100.
Dei restanti 25 dollari, 18 vanno a coprire l’indebitamento dell’Ecuador e dei rimanenti sette dollari gran parte vanno alle spese del governo, costretto a strutturarsi "Manu Militari" per mantenere il suo potere.
Comunque, dei 7 dollari rimasti allo stato, 4,5 dollari servono al governo e solo 2, 5 dollari vanno alla sanità, all’istruzione ed al sostegno alla povertà in Ecuador.
Degli originari 100 dollari, solo 2,5 dollari sono ridistribuiti alla popolazione dell’Ecquador:
questa è la realtà!!!
E, si! A questo punto, è giunta l’ora di chiederci come mai i terroristi ci attaccano: e, dobbiamo specificare che non si tratta più di un piccolo gruppo di persone animato dal risentimento antiamericano, quì si tratta di Al quaeda; si tratta di una struttura micro-cellulare radicata, non si sa come, in gran parte del pianeta.
Ed a ben guardare, in tutta la fascia del Magreb africano e nei paesi Arabi, nonchè nei paesi del terzo mondo, al “Terrorismo Classico” si sta sostituendo una sorta di ideologia della ribellione, che cresce dietro un credo religioso, facendo proseliti animati da valori spirituali fuori da ogni controllo.
Fin dagli anni cinquanta, alcune persone avevano predetto che una futura guerra mondiale, di annientamento, si sarebbe condotta tra cristiani e Musulmani; cioè si sarebbe condotta sotto il credo religioso: chissà, ci arriveremo????.
Certo l’idea di una guerra su scala mondiale di stampo religioso, è inquietante! Però, questa Jihad ( questa guerra santa) si sta combattendo non tanto tra Cristiani e Musulmani, quanto tra paesi sviluppati e paesi meno sviluppati; dove sta maturando la convinzione che i paesi sviluppati non possono sfruttare e soggiogare tutto il resto del mondo.
Quindi, se oggi c’è la crisi, fondamentalmente la causa reale è che la concezione di “Impero Globale” sta crollando.
E con essa sta crollando tutta l’organizzazione sociale del mondo occidentale.
Anzi, secondo il mio pensiero, la concezione dell’impero globale è cominciata a crollare con l'Iraq nel 1991.
L’Iraq era uno stato estremamente importante per il potentato economico americano; non c’era solo il petrolio ma c’era anche l’acqua, che nella geopolitica mediorientale rappresenta un bene di primaria importanza.
Nella corsa alle privatizzazioni, il potentato dell’impero globale mirava e mira tutt’oggi alla privatizzazione dei sistemi idrici dell’America Latina, dell’Africa e del Medio Oriente. Quindi, su questa base, la posizione strategica dell’Iraq avrebbe permesso di controllare l’acqua di tutto il medio Oriente.
L’Iraq era il paese più civilizzato del mondo arabo, rappresentava un buon mercato per il Know How ingegneristico e, secondo le proiezioni dei sicari dell’economia, si poteva controllare il suo governo facendo crollare la dittatura ed inserendo nuove correnti ideologiche nel suo apparato di governo.
Però, fin dalla fine degli anni ottanta apparve evidente che Saddam non si sarebbe fatto abbindolare da queste macchinazioni; nè tantomeno si sarebbe fatto abbindolare dagli ingranaggi economici del potentato economico.
Ma Saddam sbagliò una mossa ed offrì il fianco al potentato occidentale, occupando inavvertitamente il Kuwait. Bush padre non attendeva altro, subito ne approfittò e dichiarò la guerra; dimenticando che, un anno prima, gli americani avevano occupato militarmente il canale di panama, con uno stesso atto illegale per il diritto internazionale.
I risultati non sono stati quelli sperati: In Iraq non c'è democrazia e ci rendiamo conto che la marcia verso l’Impero Globale, proprio in questo Stato, ha subito una tremenda battuta di arresto.
E' sopraggiunta la crisi finanziaria e parole come democrazia, socialismo, capitalismo, comunismo, hanno perso importanza...stanno diventando obsolete.
Il crollo del sistema finanziario comincia a far sentire il suo peso anche all'interno delle società occidentali. Tornare ai tempi dell'opulenza occidentale è difficile ed il reperimento delle materie prime e delle risorse alimentari si rende sempre più farraginoso, minando lo stesso sistema di ridistribuzione dei redditi degli Stati occidentali.
Perdita di potere di acquisto, liberalizzazioni, deregolamentazioni e rivisitazioni del welfare State non sono altro che il segno tangibile del riequilibrio dei poteri tra i paesi sviluppati ed i paesi in via di sviluppo.
E...questo interventismo militare a cosa serve? Anche qui c’è una ragione ma non è facile dare una risposta....
Voialtri cosa ne pensate????