Scritto da © alvanicchio_Gir... - Gio, 27/09/2012 - 12:00
Che risate!!! … un sacco di risate!!
Non abbiamo mai riso così tanto!, la settimana scorsa è stata la più bella settimana della mia vita.
E’ stata la settimana della “scollacciatura laziale” dove la satira politica si è gettata a capofitto. Esiste, si!
È vero! esiste la satira politica che sulle umane tragedie fa schiantare dal ridere.
Certo! Eravamo abituati alle barzellette dell’ex presidente del consiglio, ma ora siamo arrivati ai truculenti paradossi dei maiali ingordi, su cui, guardandoli, non possiamo far altro che ridere.
Menzogne e smentite si rincorrono in ameni ed aperti campi di battaglia: dove,… c’era la legge … cosa vuoi ..l’ho fatta io.
E’ forse una provocazione? Nooo!
Qui si ride a crepapelle, e noi ci crediamo! ma non ci casca più nessuno.
Così, mentre i mostri mediatici controllano le smorfie sui rotondeggianti visi ingrassati nel trogolo pubblico, sinistrorsi fermacalzoni si sono macchiati in un sillogistico asincrono movimento di concatenazione opportunistica: non si salva più nessuno!! E … Rido!!
Nell’inferenza, della polverosa gnoseologia applicata al controllo governatoriale della scollacciatura laziale, andavano sottobraccio schiere di amici e volubili fiumane gremivano, con maestose tempie, feste di ventagli e tanghi ballati in rotonde dove il sacrificio degli immondi, langue.
Un solo grido promana dalla sua bocca: non sapevo! non potevo sapere di quel bradisismo economico che sotto i miei piedi ingigantiva sospinta dalle mani degli “ecatonchiri” accalappiatori.
E, …. io Rido!! E, … Rido ancora!!!
Ma tu Renata, grandiosa ti elevasti tra le palme dei giardini ed un solo grido chiamasti a proclamare il tuo nome: “Amatemi”, cittadini amatemi come io ho amato voi stessi, su pigre nacchere di truculenti vessilli nascosti; amatemi io ho scoperto tutto.
Che ridere!!! Madonna che ridere!!!
Addio, Renata, addio, viso pulito, addio, fiume d’aria fritta, nascosta dietro stridenti sorrisi.
Che ridere!!!
Che titoli ho io, di propormi banditore di una così stridente risata? Magri titoli,ve lo assicuro. Molti magri titoli!! E pensare che i medici dicono che una pausa di digiuno, fatta nella terza settimana del mese, è preziosa, serve per smaltire le scorie e far rigogliare il sangue che mi bolle d’entro. Così, in tumultuose tempeste ematiche che si scaricano in una pioggia di lacrime, io rido. Si è vero!! Io rido …. E continuo a ridere!!!!
Per evitare che una risata mi seppellisca, dopo tanto frastuono, gioverebbe un poco di riposo alle mascelle; credetemi, sganasciatesi dalle risate.
Ma la fotografia dell’ottava empietà capitale si è ormai inserita nell’archivio della mia coscienza e ogni volta che volgo lo sguardo, la rivedo, e torno a ridere. ...E, torno a ridere. ….Che ridere, madonna che ridere!
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