Scritto da © Anser - Mer, 27/01/2010 - 09:42
Piange
la pianura
scavata dai graffi della shoa
carne che si scioglie
come neve di sangue
sopra uncini d’ametista.
Cielo immobile
paralizzato, inebetito
dove l’aquila non osa il volo
la sabbia cola come lava
corrode le pietre bruciate
tarlate da immondi insetti
cielo austriaco
striato
confuso
ucciso.
Mani aggrappate ai fili
orbite vuote
abiti a righe
non esiste il tempo
non esiste spazio
memoria
sogno
speranza.
Infinito dio accartocciato
sulla stella cucita sulla carne ferita
infinito dio
spezzato, lacerato
impotente dio lontano
silenzioso guitto
mascherato da signore.
Adonai shalom
dio del silenzio e del nulla
qui, al Mauthausen Hotel
i camini vomitano
fumo nero
nel blu cobalto del cielo
e il caporale Adolfo
balla con la morte
un tango argentino.
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