Scritto da © Anser - Mar, 26/01/2010 - 16:13
Anche i poeti
(si, esistono ancora
strane, goffe creature)
pagano pedaggio al casello.
Ogni sogno è monetina
raccolta per ogni pensiero
ogni sbaglio, ogni "potrei".
«L'autostrada è chiusa
non attraversa più tele di ragno»
dice il cartello appeso
da spacciatori di sogni,
sotto manganelli appuntiti
di celerini e nani da circo,
cardinali in sottana rossa,
principi d'Inghilterra
e troie di regime.
"Remember, my baby"
ogni principessa Diana paga la morte
per ogni pagliuzza d'oro,
le parole, in contromano
sono rantoli di noia.
Cosa rimane? Ditelo, (voi che sapete)
oltre il vuoto appeso
alla parabola del grande fratello.
Forse strisce di crema,
cotillons di dubbi, fondotinta,
e tette al silicone.
E la vigliaccheria -ostinata-
di chi non sa guardare
oltre il velo scuro
che nasconde l'ultima stella.
Inutile, non cercate!
I cortili non hanno
grida di bambini
ma il lezzo immondo di vite
lasciate ad aspettare.
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