Scritto da © gatto - Ven, 07/09/2012 - 12:30
Sera di platino sul sentiero azzurro della vita,
Alessia rosavestita chiede luce e la trova
nel dischetto della luna ad agglutinarsi con le
cose del cielo, ad infiorarlo stelle. Poi attimi
duali con Giovanni nel fare l'amore dove erano
già stati: la vetta degli orgasmi in armonia:
poi risate presentite nel folto della vita,
la stanza, una parola la città, ad inverarsi in gioia
e storia dei loro baci. Attimi disadorni
a diventare iridati sulle cose di sempre,
scherzare ridere senza fare bambini.
Telefona Veronica ad Alessia, squillo di
telefono: prima che lei dica pronto:
poi comunioni di voci a rendere perenne
l'amicizia, pari a di sempreverde ramo
dove l'ansia stellante gettare e nelle cose
di sempre accendersi del tempo e allegria
nel volto di madonna barocca, nelle labbra,
campite tra i capelli biondi.
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