Scritto da © Franca Figliolini - Ven, 22/01/2010 - 05:40
A mia madre
Com'era bella la skyline
da Staten Island
e dalle colline del grande Gatsby
al di la' della baia
si passava vicini ad Ellis Island
ed alla Statua della Liberta'
ma erano i riflessi di viola e d'oro sui grattacieli
che rapivano lo sguardo
come calamite liriche su
fino in cima al tetto del mondo
le torri gemelle:
vi salimmo, ricordi?
ed io sentivo l'orgoglio
d'averti portato sin la'
a te, cresciuta nel mito della grande mela
dell'america di liberatori e
ballerini di rock&roll
tu ti sporgevi
dalle terrazze vertiginose
ed io immaginavo di vederti volare
planare
ad ali spiegate finalmente
su quel panorama infinito
sorridevi del mio stesso sorriso
mamma,
mentre facevamo colazione da Tiffany
ridendo delle donne imbellettate
che nulla sapevano dell'eleganza di Audrey Hepburn
e l'orologio comprato
a Chinatown per due dollari
che ostentavi con tanto orgoglio
Una volta camminammo
per le strade del Village
mano nella mano come due ragazzine
era il tramonto
e nei tuoi occhi splendevano pagliuzze d'oro.
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