Scritto da © Piero Lo Iacono - Mar, 21/08/2012 - 12:02
Le estati più belle sono quelle invernali.
Quando il niagara dei raggi
zampilla e non straripa.
Quando il sole splende come
un crisantemo senza stelo
che si fa perdonare.
E il suo sfarzo
senza sforzo
ci sgrana.
Come un’esca d’agguato
in giro per l’anno
pesca nel cuore delle ore
da una miccia prona allo sparo.
Accorso a suppurare
l’ultima goccia di linfa
di un ramo riarso.
E s’immilla l’albicocca nel frutteto.
O dolce luce che l’albicocca indori
e ne induri l’osso sepolto,
piccolo teschio quanto un ditale.
Mi sorridono gli aranci nascosti nel loro profumo.
20-8-2006
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