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Duemila anni

La sirena suonò a lungo, ma erano già tutti schierati, pronti per l'assalto finale. Dal piccolo palchetto al centro del piazzale, prima del discorso, il Generale si schiarì la voce troppo vicino al microfono, così che risuonò un verso simile ad un rantolo, tanto era l'emozione.

<<Soldati>> esordì, poi, senza tanti preamboli <<siete l'ultimo baluardo di questa Terra, il mondo intero è ormai sotto il dominio di questi esseri, che non hanno neanche il coraggio di mostrarsi e stanno sulle loro astronavi a sottomettere il mondo...tranne noi, traaanneee noooiiiii......

Un boato si sollevò dal piazzale, che però non contava moltissime persone, non erano un esercito ma un numero adeguato, tra tecnici, scienziati e naturalmente personale di servizio, per mettere a punto l'ultima invenzione, a scopo bellico, del genere umano: il desertificatore.

Terribile era un eufemismo, per quell'ultimo distillato di pazzia. Una volta azionato, il dispositivo “mummificava” tutto ciò che passava sotto il suo raggio, che poteva essere ampliato o ridotto a seconda delle necessità, prosciugando qualsiasi organismo e lasciando intatti gli oggetti. Il prototipo, ora nelle mani del Generale, era stato sperimentato l'anno prima, inizialmente su cavie animali e successivamente montato su un caccia tele-guidato, in missione sui territori del medio oriente, per purificare le zone ormai prive di petrolio, ma ricche di distese deserte, molto utili per ospitare le grandi centrali nucleari ed a carbone delle grandi Compagnie Alleate. L'innovazione tecnologica che aveva permesso la dislocazione decentrata delle centrali (rispetto alla maggioranza degli utilizzatori finali), consisteva nella distribuzione satellitare dell'energia, trasmessa ai satelliti sotto forma di micro-onde e distribuita, dagli stessi, alle centrali riceventi in ogni parte del globo. In queste zone si avventuravano i “moderni predoni” come venivano ufficialmente definiti dai governi (quasi tutti) e dai media o “ultimi difensori della terra” come si autodefinivano, che cercavano in svariati modi di sabotare le grandi centrali (senza mai metterne a rischio la stabilità) nel tentativo di favorire una politica energetica più rispettosa per l'ambiente. Insomma dei pazzi sprovveduti, che furono il bersaglio per la sperimentazione dell'ultima, micidiale, invenzione bellica.

In quel momento l'arma era posizionata sulla massima potenza, ed in questa maniera era impossibile controllarne il potere distruttivo. Non vi erano riscontri in merito, insomma l'ennesima pazzia giustificata dalla necessità, asserivano i vertici militari.

<<Signore, ci siamo>> disse il Capitano, rivolgendosi al più alto in grado. Dietro la collina erano spuntate due piccole astronavi che lentamente s'avvicinavano al piazzale. La terribile arma fu liberata dalla cupola protettiva e puntata contro il nemico alieno. L'ordine di far fuoco fu dato immediatamente dal Generale, che aveva uno strano sorriso, come di una sofferenza ormai prossima alla fine e......................niente.

<<Signore.....non funziona!>>

<<Che cazzo dici?>> sbottò il Generale, mentre dei segnali luminosi iniziarono a provenire dal fondo dell'astronave più vicina. <<Sembra il Codice Morse>> disse l'esperto più anziano, responsabile delle comunicazioni, ricordando i vecchi studi. <<Capitano, che succede>> chiese il Comandante, fra l'irritazione per il mancato funzionamento del gioiello bellico e la preoccupazione per l'incerta sorte.

<<Pare che il Sergente abbia ragione, Generale, pare proprio che vogliano comunicare. Abbiamo un vecchio programma computerizzato che ci permetterà di interagire attraverso questa arcaica modalità di comunicazione>>

<<Si sbrighi, perché il mondo non aspetta>> disse l'alto graduato, parafrasando una delle battute più stupide, in stile eroico-demenziale, del peggior cinema hollywoodiano.

<<Ecco, ci siamo>> disse il Capitano dopo meno di tre minuti d'interminabile attesa <<abbiamo sincronizzato il dispositivo ottico di riconoscimento ed invio>>

<<Chieda loro, senza tanti fronzoli, chi sono e cosa vogliono>> disse acidamente il Comandante, sputando le parole, per dimostrare il proprio disprezzo verso il nemico.

 

TRADUZIONE COMPUTERIZZATA

domanda

-.-. .... .. ... .. . - . . -.-. --- ... .- ...- --- .-.. . - . ..--..

chi siete e cosa volete ?

 

risposta

.--. .- - - ..- --. .-.. .. .-     .. -. - . .-. --. .- .-.. .- - - .. 
p    a  t t u   g   l       i   a      i  n  t e r   g   a  l    a   t t  i  

-.-. .-     .--. . .-.     .-.. .-     -.. .. ..-. . ... .-     -.. . .. 
c    a      p    e r       l    a      d   i  f    e s   a      d   e i  

    ... .. ... - . -- ..     .. -.     -- .. ... ... .. --- -. .     -.. 
    s   i  s   t e m  i      i  n      m  i  s   s   i  o   n  e     d   

..     ... .- .-.. ...- .- - .- --. --. .. ---     -.. . .-.. .-.. .-     
i      s   a  l    v    a  t a  g   g   i  o       d   e l    l    a      

- . .-. .-. .- 
t e r   r   a  

 

domanda

-- .- ... . .- ...- . - . ... --- - - --- -- . ... ... --- --- .-. -- .- .. - ..- - - .. --. .-.. .. ..- -- .- -. .. -.-. --- -- . .--. --- - . - . .- ... ... . .-. .. .-. . -.. .. ...- --- .-.. . .-. ... .- .-.. ...- .- .-. . .-.. .- - . .-. .-. .- ..--..
ma se avete sottomesso ormai tutti gli umani come potete asserire di voler salvare la terra ?

 

Attimi vuoti, in un'attesa colma di incertezze, poi il faro sotto l'astronave s'accese ad intermittenza ed il computer tradusse:

 

.- .--. .--. ..- -. - ---     -- .. ... ... .. --- -. .     -.-. --- -- 
a  p    p    u   n  t   o          m  i  s   s   i  o   n  e      c    o   m  

.--. .. ..- - .- 
p    i  u   t a  

“Chiudi il visualizzatore sferico e prendiamo la posizione di assenza”

“Padre, ma poi gli umani furono eliminati fisicamente dai nostri antenati?”

“No, era una missione di salvataggio, ricordi? Furono semplicemente trasportati su un pianeta di rieducazione ed i nostri avi si preoccuparono di ristabilire il giusto equilibrio di questo pianeta, che poi divenne la nostra casa. Adesso, assumi la posiz.....

“E poi cosa ne è stato di loro?”

“Uhmm....purtroppo gli umani, pur non avendo più niente da contendersi, stranamente, continuarono a guerreggiare e a distruggere, costringendoci a continui cambi di vita e mondi virtuali, ma finora senza risultato. Istinto o stupidità, chiamala come vuoi figlio, ma dopo duemila anni, i vecchi abitanti del pianeta Terra non si sono ancora ravveduti”

“Quindi saremo costretti a rimanere qui per sempre?”

“Forse, dipende da loro, dipende solo da loro”

“Duemila anni e nulla è cambiato, noi siamo un popolo paziente, figlio, ma duemila anni..............

 

“Stupidità, ho deciso, è stupidità......'notte papà!

“Buona notte, Albert”

 

 

“Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi”

Albert Einstein

 

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