Scritto da © Anonimo - Mer, 20/01/2010 - 11:01
Ho visto la vecchia casa - di cui ci sembrò il civico ostentato -
con quei gesti esortanti dell’andare
ai balconi
nel cosmo di cemento.
La sua ombra è uguale, la mia muta;
ma saprò d’esserci quando alle spalle
mi toccherà un richiamo da terra.
Io attraverso il senso - lei suppone:
- non importa il lato dispari degli anni
o se al contrario siamo congrui in pari.
Adesso, e fermo, osserva i tuoi passi:
questa strada ne conserva i poggiati,
i primi guidati.
Non vedrà mai i pesanti ravvicinati.
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