La morte si avvicina
con lenti passi
si sente nelle ginocchia
si vede sotto gli occhi
e dai lividi violacei.
Minaccia la fine
costringe a salvarti l’anima
appena dopo l’errore,
a ridosso dell’orizzonte.
Ogni giorno che fa
la sua spietata comparsa
ti mostra lo specchio
della vita.
Lo guardi e di là c’è tutto
oppure niente.
Scegli che ora sia odio,
fra un attimo amore.
Credi di esser tu
a indicare l’esito,
invece è Lui…
Tinge intorno il rosso
il nero, il bianco, il giallo
e poi d’un tratto
Lui prova il grigio
e poi più scuro.
Come quella pece
che tra gli ambrati granelli
del mare del Sud…
ti sporca i piedi,
macchiava i passi.
L’anima, la mente,
e il cuore pure
usano la lente ingrandente,
vogliono svelare i segni
del mistero.
Rotolerà nei nostri occhi
durante l’eterno respiro.
(in In linea con la poesia, Roma, Pagine, 2011)
- Blog di Elisabetta Rotondi
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