Ricordo di un poeta: Nino Oxilia 2. | Poesia | maria teresa morry | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Ricordo di un poeta: Nino Oxilia 2.

Riprendo ancora una volta il poeta torinese Oxilia, di cui vi ho già parlato nel mio precedente  inserto. Vi propongo questa prima parte di  " Contraddizione", opera che trovo molto suggestiva e con la quale Oxilia si dirige verso l'abbandono della poetica  crepuscolare. Vi si legge una voglia di contestazione  totale  al pensiero borghese, alla cultura ufficiale , alla morale conservatrice e  sua   contemporanea ( siamo  nei  primi anni del  '900).
All'epoca della composizione , Oxilia non è ancora  ventottenne. Morirà in combattimento durante la prima  guerra mondiale , nel 1917.
 
Contraddizione I
 
Io maschio ben costruito
per l'amore e avezzo agli sportivi
giochi fisici, io, l'uomo dai lascivi
impeti, l'uomo in cui l'istinto  è tutto,
io sono triste.
 
Io fecondo animale
che non riconosco il rispetto
dell'altalena sociale,
e mi compiaccio dando lo sgambetto
alle dottrine dell'intelligenza,
saltando di piè pari sopra il petto
della menzogna detta convenienza,
io sono triste.
 
Io che passeggio  sul puritanesimo
a  torso nudo come un gladiatore,
che  sputo su Loyola  con furore
e prendo a calci  l'indeterminismo,
io che il metodo aborro e il sillogismo
e il fato greco e il mistico fervore,
io che son sperma e mani e occhi e creta,
ma che non son poeta,
io sono  triste.
 
Io che ho la penna in mano e fumo  e stono
come un treno diretto,
che sono tutto in marcia, testa,petto,
gambe , riso, bestemmie  , urla , perdono,
io sono triste....
 
( Nino Oxilia)
 
 

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