Scritto da © maria teresa morry - Mer, 27/06/2012 - 07:31
Propongo Anna Maria Carpi, nata a Milano ( non riesco a rintracciare la data di nascita) e autrice sia di narrativa presso Mondadori e Borighieri che di saggistica, essendo la stessa professore uninversitario di Germanistica all'Università di Venezia. Ha pubblicato di recente "L'Asso nella neve ", che raccoglie il suo percorso ventennale di poesia (1990-2010), collocandosi a buon diritto nell'ambito della nuova poetica italiana. E' stata finalista al premio Viareggio- Repaci 2011.
Personalmente ho trovato questa poeta interessante, permeata di una diffusa malinconia, molto adatta a interpretare la realtà quotidiana e a trarne cenni esistenzialistici.
" A COME APPAIO non ci fate caso.
Non sono io
si sa che io è un altro.
Non mi lasciate il posto sul. metrò
e le carte d'argento non le voglio,
preferisco pagare, stare in piedi.
Vecchiaia? E' L'Himalàya, il Tibet,
una divisa che non posso indossare.
La mia taglia non c'è,
io non ho fine.
Se avessi uno, un altro, un solo
che ci crede con me. "
" IN QUANTO A ME mai una volta
ho pensato a un viaggio diverso.
A partire da sola-
c'è sempre tempo per essere se stessi,
c'è tutta la vita.
Là dov' erano gli altri, i cari altri,
anch'io volevo stare,
anch'io su questa transiberiana-
perchè , pensavo,
dove si è in tanti
qualcosa si farà contro la morte."
A Macerata
ANNI FELICI quando tutto ami
e in leggerezza lasci
perchè nulla è perduto e tornerà.
Anche la vecchia cittadina ho amato,
l'animata provincia in Centro Italia,
amato il corridoio dove dava il mio ufficio,
il portiere che non c'era mai,
il vicolo in discesa all'albergo Centrale,
la luce del mattino sulla piazza,
sotto la torre il venerdì il mercato,
le cene con gli amici,
la campagna con i grilli,
e il mio treno notturno e l'andar via.
Dopo l'ultimo colle il cimitero
tanti lumini che pareva una festa,
io mi dicevo: là
là voglio essere sepolta.
Il treno entrava nella galleria,
un lungo buio, poi andava al nord.
E io con lui, e prendevo il giornale.
Amore , amore.
E poi non lo sopporti.
(Anna Maria Carpi)
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