Scritto da © ferdigiordano - Lun, 11/06/2012 - 11:20
Rayleight chiese ed ottenne il colore del cielo.
Aprì una finestra. La finestra è un esempio
di entratura nel panorama. Ne spiega il perimetro.
Il suo davanzale è un orizzonte concreto
su cui poggiare occhi e braccia
prima del mondo intero.
Rayleight era spazioso come il suo scrittoio
curatore della fisica nel portamento.
Vide il bianco ritrarre la nebbia
fino all’ombrello. E capì come le onde
in quegli spessori, fanno le idee
di dio corporate in materia: illusione
inadatta a chi svela.
Rayleight, ti chiedo cosa c’entri il condotto
scoperto - turba di scarico, malanimo,
prisma divisore -
con la dispersione delle parole,
nondimeno perché mi arrovello.
La lingua che lucida ore
sui mobili del giorno.
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