A Tale of the Past Capitolo Sei Parte Due | RV International | Carlo Gabbi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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A Tale of the Past Capitolo Sei Parte Due

PARTE DUE

Luigia, il mattino seguente, era ancora afflitta da dolori e la sua caviglia era gonfia, facendola  zoppicare terribilmente. Aveva sognato di essere assieme con Frederick e le sembrava che quel sogno fosse nullaltro che la continuazione di quanto era avvenuto la sera precedente, ridestandole il desiderio di averlo vicino e anticipando quanto avrebbe potuto avvenire.

Lo ricordava galante e pieno di premure, e lo vedeva risplendente nella sua tipica bellezza maschile. Si sentiva struggere e ricordava le sue parole, in particolare la sua promessa di portarla a visitare la citta`. Quanto desiderava poter andare con lui a visitare assieme quei luoghi magnifici, mentre allo stesso tempo avrebbero potuto parlare di molte altre cose e fatto progetti per l’indomani e la settimana dopo, sapendo che quella compagnia avrebbe dato gioia ad entrambi ed allo stesso tempo avrebbero imparato a conoscersi meglio. Naturalmente lei avrebbe avuto bisogno di avere un chaperon ma era certa che Ilona non si sarebbe rifiutata di essere la sua accompagnatrice. Forse sarebbe venuta assieme ad un amico, dandole cosi` modo di essere da sola, anche se solo brevemente, con Frederick e poter cosi` sentire il calore del suo corpo.

Luigia ricordo` il modo in cui la guardava la sera precedente. Ad un certo momento le sembro` pure che lui volesse dirle qualche cosa, ma poi rimase in silenzio. Si chiedeva se fosse dovuto a timidezza, o meglio se pensava che era troppo presto per dirle quanto sentiva per lei. Penso` che era un vero peccato che quelle parole mai furono dette, ma ugualmente sperava di piacergli. Per lei il conoscerlo era stata una cosa inaspettata e piacevole, e sperava che esistesse un futuro assieme a lui. Forse alla prossima volta assieme, mentre avrebbero visitato la citta` le avrebbe detto quelle parole dolci che lei agognava di sentire, e chissa` avrebbe pure trovato il modo di accarezzata...  e cosa mai ancora avrebbe potuto accadere? ... forse avrebbe cercato di baciarla... A quel pensiero arrossi` ... un bacio.. il suo primo vero bacio da un uomo? Pensava... i suoi occhi erano dischiusi... cosi` da sembrarle piu` reale... Come avrebbe reagito se Frederick si fosse avvicinato a lei per darle un bacio?... Non conosceva quale potrebbe essere la reazione di una ragazza in casi del genere. ma in cuor suo aveva ormai deciso. Sapeva che non l’avrebbe rifiutato, sentiva che avrebbe dischiuso leggermente le sue labbra e avrebbe aspettato. Quanto mai desiderava che il suo primo bacio d’amore venisse da Frederick. Assaporava ormai quel piacecere ancora ignoto, e gioiva. Il primo della sua vita, un bacio scambiato nel modo in cui solo gli innamorati sanno scambiare. A quel pensiero un calore ed anche trepidazione nascevano in lei. Era presa dall’emozione perche` quel bacio sarebbe stata una promessa d’amore da parte sua, la conferma che voleva essere il suo uomo e parte della sua vita. Sognava ora... e sperava... dove mai quel bacio l’avrebbe portata?

Questo ed altri pensieri passarono in lei. Penso` alle molte domande che si sarebbero scambiati. Desiderava conoscerlo meglio, sapere tutto della sua vita. Forse Frederick le avrebbe parlato della sua famiglia, dove vivevano, di quanti fratelli e sorelle aveva...Ed ancora, se Frederick pensava che lei sarebbe stata ben accettata e gradita dalla sua famiglia... Ma ancora, e senzaltro era la cosa piu` importante, avrebbe mai Frederick desiderato di formare una famiglia assieme a lei?

Capiva che quanto aveva formulato nel suo pensiero erano null’altro che supposizioni, ma pero`sperava che con un po` di fortuna, potrebbero divenire reali.

~ * ~

Fu a quel momento che qualcuno busso` alla sua porta.

“Entree!”

Era Antoinette la piu` giovane ragazza di servizio, portava un cestino di rose rosse.

 “Sono appaena arrivate per lei, madam”

“Grazie Antoinette”

 Venivano da Frederick. Tra le rose trovo` un biglietto, “Sono spiacente per quanto e` successo ieri sera. Spero che si senta meglio. Sfortunatamente devo ritornare  alla mia  Caserma che si trova un paio di ore fuori di Buda. Saro` di servizio per tutto il prossimo mese, ma cerchero` di mantenere i miei contatti con lei. Le auguro una pronta guarigione.”

Quanti ricordi ritornarono in Luigia con quelle rose. Rivisse le ore passate assieme la sera precedente, la camminata romantica sotto il chiaro di luna nel parco del Grand Hotel, e le danze con lui. Aveva letto con piacere la nota che Frederick le aveva inviato con le rose, ma penso` , un mese e` pur sempre troppo lungo per chi deve attendere. Mi ricordera` ancora per allora? 

~ * ~

Fu a questo punto della narrazione che vidi mia madre stanca. Ma desideravo farle altre domande  volendo conoscere al piu` presto la fine, “Dimmi, e non lasciarmi in sospeso come al tuo solito. Quando Nonna Luigia rivide Frederick? Come fu possibile che si fosse innamorata cosi` rapidamente dopo essere stata assieme a lui solamente una sera? Non poteva essere solamente infatuazione? Ma dimmi poi se vi era tanto amore tra i due, perche` mai non si sposarono?”

“Carlo, sei il solito impaziente. Lasciami riposare ora. Domani ti diro` di piu`e continuero` la mia narrazione con piu` dettagli. Dammi tempo ed avrai tutte le risposte che desideri da me, va bene? Ti ho detto altre volte che Mamma Luigia era allora molto giovane ed era alla sua prima esperienza in amore.”

“Forse hai ragione. Molti giovani hanno grandi speranze sin dal primo incontro e vedono tutto sotto una differente prospettiva. Penso che Frederick, essendo una persona ben educata, volle dimostrare con quel cestino di rose unicamente il suo interessamento riguardo la sua salute. Questo e` quanto posso pensare fosse da parte sua.”

“Posso aggiungere a quanto ho gia` detto, che in Mamma Luigia nacquero da allora,  sentimentimenti profondi per Frederick. Sfortunatamente i loro sogni furono distrutti da eventi che non avrebbero mai pensato possibili. Per ora abbi pazienza, Carlo. Presto ti daro` un quadro completo di quanto ho giusto accennato.”

~ * ~

Siano ancora in Fiji ed a mia madre piace immensamente questo luogo paradisiaco. L’atmosfera e` rilassante e la vita presenta quel pizzico di semplicita` primitiva che ci confiace. E` come un ritorno alla vita Bucolica di un passato lontano, quando il nostro vecchio mondo aveva molto meno problemi di quanto esistono oggi.

Per Mama e` stata una settimana difficile. Durante gli ultimi giorni ha avuto una ricaduta di amnesia ed e` incapace di completare la sua storia riguardo Nonna Gigia.

Mama mi disse che incomincio` a soffrire di amnesia al tempo in cui era ancora giovane ed erano profughi a Rimini, dopo la Ritirata di Caporetto. In quel tempo si era sviluppato nel campo una infezione di menengite ed anche lei fu colpita. La isolarono dagli altri durante la quarantina, per ragioni di sicurezza in casi del genere. Durante i lunghi giorni che fu sola, non avendo alcuno con cui giocare, spendeva ore intere a contare le formiche che passavano in lunghe file sopra la pavimentazione del cortile. Tutt’oggi soffre ancora per tempi piu` o meno lunghi la perdita di memoria durante i quali non ricorda nomi di persone e luoghi.

Questo e` come si trova nell’ultima settimana, confusa e contraddicendosi continuamente. Mi trovavo cosi` incapace a valutare la vericita` dei fatti che mi raccontava nella sua mutevole e contradditoria narrazione.

Purtroppo lei non se ne rendeva conto. Quando chiesi a mia madre quanto a lungo Nonna Luigia visse a Budapest ottenni risposte contrastanti. Inizialmente mi fece credere che visse con la zia Alexandra per oltre un anno, per poi, piu` tardi, dirmi che non fu piu` di tre mesi. Sono comunque propenso a credere che visse in Budapest per un buon anno, considerando l’evolversi degli eventi perche` era ormai iniziata una nuova stagione di lovori per Francesco in Transylsvania, quando Luigia ricevette dal padre l’ordine di raggiungere al piu` presto il resto della famiglia che ormai si trovava in quella regione dell’Impero.

Sembra che erano avvenute cose imprevviste negli affari dei Tullio che muto` il modo di vivere della famiglia dopo che gli affari di Francesco furono compromessi. Questo e` quanto compresi da quei discorsi ingarbugliati di mia madre. Sembra che a causa di quegli eventi, moglie e figli, furono costretti a lavorare per il padre durante i prossimi due anni sotto la rigida disciplina impartita da Francesco.

Ricevetti quelle notizie, inaspettatamente, quando mia madre si trovava al culmine della sua smemoratezza. Ne restai confuso non comprendendo immediatamente la realta` dei fatti. Era rimasta in me la visione della vita famigliare in condizioni agiate, e non potevo comprendere l’agire di Francesco. Comprendevo che erano tempi differenti dalla vita odierna, ed i padri di allora usavano rigide discipline e regole differenti, da quanto lo siano al giorno d’oggi. Ma quel non risolto dilemma accentuava in me la domanda del perche` tutta la famiglia era costretta a lavorare in modo servile, qualora si trovavano in buone condizioni finanziarie.

Quello era il punto cruciale al quale mia madre, in quel momento non poteva pienamente spiegarmi.

Fu a quel punto che mi rassegnai ad essere paziente, aspettando il benedetto ritorno di memoria a mia madre. Nel frattempo riordinai il mio pensiero su quanto avevo udito precedentemente, analizzando nuovamente il tutto per poter giungere ad una conclusione sensata e plausibile.

Non posso negare che sentii stizza verso mia madre. Mi sentivo lasciato da lei a mezzaria, incapace di darmi una logica continuazione dei fatti della vita di Nonna Gigia, la allora giovane Luigia che si trovava al suo primo amore.   

Volevo conoscere esattamente cosa fosse successo dopo quei giorni in Budapest dopo l’incontro di Luigia e Frederick. La veridicita` dei fatti era paramount desiderando al piu` presto inviare a Sergio una documentazione fedele di quei giorni di Luigia. Sergio era ormai alle prese con informazioni contrastanti da parte degli altri due figli della Gigia, Ferruccio e Anna, e riteneva che la versione da parte di mia madre fosse la piu` reale e veritiera.

~ * ~

Finalmente sono riuscito a racimolare altre informazioni utili riguardanti i fatti giovanili di Luigia e come si evolse la storia di amore con Frederick.

~ * ~

Luigia si trovava nella sala, intenta a leggere, quando improvvisamente Antoinette entro` per  annunciare la visita di Frederick che si trovava alla porta. Era vestito nella sua divisa di fatica appena giunto dalla caserma, ed il suo viso era completamente brunito dal sole e dai venti dell’ultimo mese.

“My god, he really is a handsome man!” (“Dio, e` veramente magnifico!)

Sussulto` Luigia nel rivederlo cosi` inaspettatamente.

Frederick da canto suo si sentiva eccittato nel rivederla e preso dalla felicita`.

“Sono venuto al piu` presto possibile.”

“Grazie, Frederick. Questa sua attenzione mi dona gioia.”

Frederick senti` debolezza verso di lei mentre il suo cuore aveva accelerato i battiti che risuonavano alle sue tempie come un rullio di tamburi. Per alcuni secondi cadde tra loro il silenzio, come se per incanto l’universo avesse cessato il suo movimento. Alla fine le prese la mano portandola alle labbra per un lieve bacio. Era preso dall’emozione e sottovoce chiese, “Come sta` Signorina Tullio? Per le prossime due settimane saro` libero dai doveri verso il Reggimento. Pertanto potro` attendere ai miei doveri verso lei.”

Stava ora scrutandola, cercando di ricordarla nel modo in cui la vide per la prima volta alcune settimane prima. Riscopriva la dolcezza del suo sorriso, e ripensava di quanto rapidamente quella sera venne attratto dal suo fascino femminile.

“Avrei piacere di invitarla a cena fuori, Luigia. E` questo possibile?”

“Devo chiedere il pemesso a mia zia Alexandra. Spero non lo neghera`. Naturalmente avro` bisogno di un Chaperon che venga con a noi. Penso che a mia cugina Ilona sara` felice di essere con noi.”

Luigia ando` a parlarle con la zia. Al suo ritorno poco piu` tardi, giubilante informo` Frederick, “Mia zia ha dato il suo consenso. Ha detto che ha stima di lei e che la sua reputazione in citta` e` buona. Ha posto un’unica condizione. Aspetta che sia di ritorno non piu` tardi delle undici.”

“Mi fa piacere. Vi portero` in un posto carino, che ben conosco, dove servono cibo caratteristico Ungherese e dove si trova un buonissimo Tokay. Ritornero` alle sette, dandole cosi` tempo per prepararsi.” Poi si alzo`, le bacio` la mano, mentre nel suo usuale modo militaresco, batte` i tacchi, e parti`.

~ * ~

Non sapevano che il loro tempo assieme era ormai scontato dal destino. Ma quella sera assieme fu deliziosa e la passarono in buona compagnia, buon cibo e con un delizioso Tokay che li inebrio`. Si sentirono euforici e sulla strada del ritorno scambiarono pure il loro primo bacio, che sembrava pieno di promesse per il futuro. Luigia si senti` trasformata per effetto di quel bacio, e fu come una scossa elettrica scorresse lungo la sua schiena. Penso` di essere veramente innamorata di quell’uomo che le era accanto. Ma purtroppo era prematuro poter pronosticare un futuro assieme con Frederick.

Una settimana piu` tardi ricevette un messaggio da Frederick che la informava che il suo Reggimento era stato rilocato in un’altra provincia per il loro campo invernale. Disse di aver ricevuto un ordine inaspettato dal suo comando. Non sapeva quanto a lungo sarebbe stato assente da Budapest e che era alquanto dispiaciuto, e che avrebbe mantenuto i contatti con lei nel miglior modo possibile.

~ * ~

Fu nell’inizio della nuova primavera quando Luigia ricevette il messaggio del padre di raggiungere urgentemente il resto della famiglia che si trovava ormai in Transylsvania.

Luigia senti` una stretta al cuore, sentiva che in quel modo la sua storia di amore con l’aitante ufficiale degli Usseri sarebbe miseramente finita. Ma dicono che il primo amore non si puo` scordare, e questo fu vero nei riguardi di Luigia. Mama Antonia disse che sua madre ricordava con nostalgia quei giorni giovanili, la lussuosa vita, gli incanti ed altri mille ricordi piacevoli.

Ebbe inizio per Luigia una vita diversa, in disciplina e lavoro, con fatiche e responsabilita` sotto l’inflessibile volere del padre che la obbligo` a lovorare per lui, e che avro` modo di narrare nel futuro.

Chiesi a mia madre se Nonna Luigia ebbe mai piu` ricevuto notizie di Frederick.

A quanto pare quell’amore fini` in quel modo. Ma Luigia mai pote` dimenticare Frederick per il resto della sua vita.

Riguardo quali fossero rimasti i sentmenti di Frederick per Luigia non possiamo veramente conoscere, e se venne influenzato da quanto venne a sapere riguardo il padre di lei che aveva perso il suo prestigio sociale con un crollo finanziario. Cose che a quei tempi erano molto importanti per raggiungere un buon matrimonio sociale.

Mi chiedo se possibilmente Frederick, come uomo, negli anni a venire, si fosse mai ricordato di quella dolce ragazza di nome Luigia di cui si era infatuato in una notte lontana.

Naturalmente Luigia era molto giovane, ed nel futuro avrebbe trovato una vita differente da quello che erano i suoi sogni giovanili, sebbene avrebbe ancora conosciuto il piacere dell’amore.

Durante il cammino della vita di ognuno di noi e`possibile conoscere il piacere dell’amore diverse volte, capace di creare tumulti nell’animo, con gioie, sorrisi, dando ugualmente piaceri e pianti.

Si`, il futuro riservo` tutto cio` pure a Luigia. Gioi` e fu felice e conobbe pure giorni tumultuosi e di provata durezza. Ricordo bene mia nonna quando era ancora abbastanza giovane, e posso dire ora di lei che aveva appreso molto dalla vita e che era di carattere forte e sempre in comando della propia esistenza. Posso dire che sempre lotto` con forza per salvaguardare la felicita` di tutti coloro che facevano parte della sua famiglia.

 

               

 

 

 

 

 

 

 

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