Sbrighiamoci ad amare gli altri così presto se ne vanno
lasciandosi dietro le scarpe e il telefono muto soltanto ciò che è irrilevante come una mucca si trascina
ciò che più conta è così fulmineo che di colpo accade poi il silenzio normale così insopportabile
come la purezza nata nel modo più semplice dallo sconforto
quando pensiamo a qualcuno dopo averlo perduto.
Non esser certo che hai tempo perché la certezza è incerta
ci toglie la sensibilità come pure ogni gioia giunge al tempo stesso come il patos e il buonumore come due passioni sempre più deboli di una sola così presto se ne vanno come il tordo tacciono a luglio
come un suono alquanto sgraziato o come un arido saluto
per vedere veramente chiudono gli occhi benché ci sia più pericolo a nascere che a morire amiamo sempre troppo poco e ogni volta troppo tardi
Non scrivere di ciò troppo spesso ma una volta per tutte
e sarai così come il delfino mite e vigoroso.
Sbrighiamoci ad amare gli altri così presto se ne vanno
e quelli che non se ne vanno non sempre torneranno e non si sa mai parlando di amore se il primo sia l’ultimo o l’ultimo il primo.
Jan Twardowsky
opera A. IUrilli Duhamel