Avvolta nella nebbia, mostri il fascino di un inverno appena iniziato.Viziati ormai da una luce brillante che rischiara giornate corte, tipiche della stagione, rimaniamo straniti da tanto freddo, dalla nebbia e dal manto candido con il quale annunci il tuo giorno.Sembri una signora d'altri tempi avvolta in un velo che impreziosisce l'aspetto, donandole anche un tono di piacevole mistero quando vien la sera. La Rocca sembra svettare tra le nuvole e tu,infreddolita e pigra,le vivi attorno. I passanti che incrocio nell'usuale uscita pomeridiana, sono pochi e hanno un passo svelto per ingannare il freddo che si annida più volentieri nella pigrizia dei movimenti. Armati fino ai denti di sciarpe, cappelli e giubbotti, sembrano cittadini di un freddo lontano che si è perso nella memoria.Colpisce il mattino, di un bianco abbagliante come se avesse nevicato e gli alberi del Viale Tempesta ricordano i paesaggi dei disegni infantili, impietriti dal freddo e sbiancati dalla brina. Non ho mai visto nulla di simile e l'aria fredda che respiro vien da lontano, dove non sono mai stata e tutto mi è sconosciuto.
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