Il freddo è pungente ed insolito per Venezia, il vento agita con forza la laguna che in alcuni tratti è gelata nonostante sia mattina inoltrata. Calli meno conosciute sono deserte e rendono la città diversa da quella che siamo usi ad ammirare, pochi passanti affrettano il passo, intabarrati fino alla punta dei capelli, che a mala pena si intravede il viso.Si anima solo verso il ponte di Rialto, dove il vento oggi raccoglie parole russe, per confonderle con quelle veneziane dei commercianti del luogo. I vaporetti scivolano sul Canal Grande e raccolgono gruppi nutriti di turisti infreddoliti ma ostinati a godersi lo spettacolo dell'arte che ci circonda, ovunque si volga lo sguardo. Il cuore della città non si arrende al vento freddo e offre un nuovo volto che i turisti immortalano con stupore. Nel Sestiere di San Polo mi perdo ad osservare scorci interessanti, interi caseggiati, meravigliosi dal pianterreno alla terrazza in cielo,che ispirano progetti e suggeriscono idee di ogni genere, di quelle che ti fanno sentire viva perché i pensieri diventano immagini da elaborare e trasformare.A tratti, tra calli strette e ponti storti, spunta lo scorcio di un canale che mi dà l'orientamento, innumerevoli le mie visite alla " Città Unica" per eccellenza eppure, mi lascio guidare da calli sconosciute, in luoghi mai visti prima, ma altrettanto incantevoli. Me li immagino nella vita dei secoli scorsi, la nobiltà di allora e la vita nei palazzi più noti e meno, il transito sull'acqua di persone e cose e gli accessi diretti al canale da casa, con vestiti di un'eleganza che è svanita, come la presenza della nobiltà in città.Ci sono piccole corti che lasciano intravedere ancora i resti di quella vita o portoni che si aprono ad uno sguardo fugace e mi lasciano ammirare giardini e chiostri inaspettati. Anche la vista verso il cielo sorprende quando giardini pensili e balconi luminosi, offrono visuali da incanto e suscitano l'invidia per tutto il panorama che consentono.Finestre di ogni tipo scrutano campi e canali, proprio come gli occhi dei turisti, di ogni provenienza. Questa città ha il potere di farci sentire tutti turisti, intenti ad osservare stili architettonici diversi, magnificenza e solitudine, ricchezza e abbandono. Nei pressi di San Marco tutto sembra non cambiare mai, immutata bellezza si offre ad ogni intemperie con la fierezza di sempre. Lì, si catalizza l'attenzione principale ma, se ci si sposta verso il Sestiere di Castello, la vita ha un altro sapore.La povertà di un tempo vive di vita nuova e propone scene di vita popolare vera, totalmente riabilitata. Lo spazio è più ampio e tutto gode di una luce più intensa, dovuta all'ampiezza della strada che l'attraversa.Mercati rionali sorprendono per la tipicità anche se, il primato incondizionato e impareggiabile è da attribuire al mercato perenne di Rialto, dove l'odore del pesce si mischia al colore dei prodotti ortofrutticoli da ogni dove. Castello ha il suo fascino e abbraccia alle spalle San Marco con facciate strepitose, con pizzi di marmo che decorano finestre orientaleggianti. Chiese con chiostri annessi, sono la prassi e le dimensioni varie. Anche la zona dell'Arsenale esercita un fascino particolare, accompagnando i passi lungo la riva in fronte a San Michele arrivando fino a Cannaregio. Su questa riva in distanza si possono ammirare le isole di Venezia di cui la più famosa è Murano con i suoi vetri, Burano con i suoi merletti e Torcello. C'è di che vedere in tutto il percorso che delimita il cuore di Venezia. I collegamenti frequenti agevolano il passeggio e permettono la scoperta di una Venezia insolita, ma non per questo meno bella. Anche questa zona è per me una scoperta totale, avendo attraversato il Sestiere di Castello, solo nelle immediate vicinanze di Riva degli Schiavoni poco più all'interno del Museo Navale. Tutto diventa scoperta, soprattutto tra calli sperse e vicoli ciechi che conducono lo sguardo a entrate interessanti, ottimi spunti fotografici, per raccontare la straordinarietà architettonica disseminata nella normalità popolare.I sestieri di questa città sono i volti di un'anima eclettica che non smette mai di ammaliare e innamora i cuori più lontani. Sapiente, elegante, cosmopolita e aperta al futuro così luminosa come si vede dal mare, a volte invece si fa riservata e discreta al suo interno, fino a divenire misteriosa. Antica e moderna a suo piacimento, chiassosa o deserta nel silenzio delle sue calli più periferiche, solare od ombrosa ê come ognuno di noi e camminare in lei è come vivere le stagioni della vita!
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