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All'improvviso tra le mail di propaganda, leggo il tuo nome e come al solito il cuore batte un altro tempo e si fa impaziente, mi accingo a leggere e tutta la vita di oggi si fa da parte per lasciar posto alla notizia dell'arrivo di una nuova vita. Fa effetto, non lo posso negare, ma in questo momento della vita scuote ancora di più .Non so come mi sento, felice di certo ed anche confusa, tutti i ricordi si affastellano precipitosi e gli anni passati diventano minuti della mia nuova giornata.Non so definire il mio stato d'animo, mai provata una sensazione simile come è logico che sia, considerato il fatto che è la prima volta che mi rendi nonna. L'istinto principe mi fa preoccupare per la sua salute, il buon decorso della gravidanza e tutto quello che ne deriva, poi, per assurdo, penso al nascituro nel suo domani, quello che lo attende e tutto ciò che il mondo gli offrirà nel bene e nel male. Ma c'è un sottofondo di tristezza che accompagna la sorpresa, la gioia, il pensiero, manchi tu accanto a me. Il nonno che con me avrebbe dovuto  dividere il senso di un nuovo ruolo, dopo quello genitoriale.Il vuoto si fa più grande oggi e cerco di combatterlo come meglio ho imparato, eppure qualcosa mi pesa sul cuore e non mi lascia vivere questa notizia come si dovrebbe. Credevo e speravo di averti già regalato tutto il mio sentire e non avevo messo in conto che l'evolversi naturale degli eventi della vita porta in serbo anche queste tappe importanti da dividere in due e tutto  si trasforma in un dialogo muto tra me e te, che sei il mio passato, il mio presente ma non il futuro purtroppo. Accidenti a me e all'amore che non riesco a negarti ancora e che mi tiene ancorata a te senza che tu lo voglia e nemmeno io. Mi illudo che con il passare delle ore il bisogno di te si stemperi e mi lasci la libertà di accogliere il significato di questa notizia con limpidezza, spontaneità e soprattutto gioia. Quando la vita si rinnova è la gioia che comanda, è lei la protagonista assoluta della scena, non c'è posto per altro, il miracolo della vita non è scontato anche se troppo spesso passa per normale, quasi dovuto! Ricordi quando è toccato a noi? Per te fu una gioia assoluta e per me una sorpresa travolgente non priva però di preoccupazioni per il nascituro e per me. Salute in primis e poi la capacità di saper crescere chi dipende solo ed esclusivamente da noi! Ma ora è diverso, tu non ci sei accanto ed io desidererei immensamente che tu ci fossi. Qualche volta ti ho sentito fantasticare sul tuo possibile ruolo di nonno ed eri davvero buffo, avvolto nel tuo spiccato senso protettivo che rasentava l'assurdo. Ecco, ora vorrei aver qui con me quell'amore che in virtù della sua profondità si propaga tutto intorno e sa custodire ognuno di noi. Il cuore sembra essersi diviso in due, una parte vive in attesa di nuovi occhi da guardare, di piccole mani da accarezzare e stringere e l'altra metà è tutta concentrata su di te, timorosa di scordare parole e gesti di una vita insieme. Avrei voluto il tuo sguardo accanto, tu con me di nuovo ad imparare e qualche volta ad insegnare i trucchi del mestiere di crescere una vita. Invece a fianco ho solo ricordi che in questo momento quasi feriscono e le forze sembrano cedere alla tristezza. Dovresti invece aiutarmi con la tua ironia di sempre a ridimensionare il tuo ruolo per insegnarmi quello nuovo che mi aspetta.Ho un'immagine tutta mia di una nonna, me la figuro attiva e risoluta, temprata dagli eventi di una vita, sicura di sé ma tenera e affettuosa, sempre pronta ad elargire sostegno e consigli. Più la descrivo e meno mi riconosco  queste doti e non credo dipenda dall'età. A dire il vero anche nel mio ruolo di mamma mi sono sempre considerata atipica. Mi spiego, non mi sono mai sentita depositaria di fermezza e verità assolute ma sono cresciuta in questo ruolo mentre cresceva mio figlio, maturando perplessità e preoccupazioni mano mano che l'età si innalzava.Forse in virtù di questo sentire, il ruolo successivo di nonna non poteva non portare con sé questo stato d'animo.Mi sento inadeguata, ecco il termine che più mi si addice, mi manca tutto quel bagaglio di serenità che accompagna la saggezza, solo l'affettività è forse in eccesso, per il resto non credo di rientrare negli stereotipi da apprezzare.Posso affermare con lucidità che mi sento io ancora in cerca di conferme e forse per questo non in grado di darne. Ancora legata a te da un sentimento indissolubile che non ha nulla a che fare con tuoi meriti o demeriti ma strettamente connesso a come mi sentivo, alle potenzialità realizzabili che sono rimaste in embrione e che son certa, si sarebbero concretizzate se tu non te ne fossi andato. Tu sai che all'inconscio non si può mentire e infatti alcuni miei risvegli sanno di te, dei sogni che ci coinvolgono, nei quali a turno sfoghiamo la stizza e l'amarezza per la distanza che ci separa e per quello che ne è conseguito. Tutto è così reale da convincermi che sei in me più di quel che credevo al punto da desiderare di trovarti tra la gente, di poterti toccare ancora e raccontarti di me e di come il tuo vuoto ha scavato nel profondo fino a inficiare tutto. Spesso mi domando se questo è il prezzo di un sentimento profondo ma poi rinuncio a darmi risposta perché qualunque essa sia non soddisfa la mia reale necessità di parlarti. Forse capita a tutte le persone che si sono lasciate presto e all'improvviso e mi illudo che se ci fossimo sfibrati questo mio sentire non avrebbe ragione di esistere ma, come ti confessavo prima, non ha a che vedere con te o con me, ma con il mio modo di amare, profondo e radicato che parla di me. Vorrei tu mi aiutassi a smorzare questo amore per consentirmi di alleggerire certi giorni. A volte basta un niente a cambiare una giornata altre volte, come in questo caso, un evento importante ha il potere di azzerare ogni mio sforzo per rintuzzare il tuo avanzare. Mi dico a mente che la colpa è di entrambe, di aver vissuto in simbiosi per anni e di aver continuato a farlo a dispetto dei nostri desideri.Ti immagineresti mai nonno al mio fianco? Riesci a immaginare io e te a godere della compagnia di un nipote? Qualcuno a cui regalare tutto il tempo che in fondo ci siamo negati ed abbiamo negato a nostro figlio? Forse solo allora ci saremmo sentiti grandi davvero, padroni della vita che in fondo ognuno si merita! Come puoi leggere, il rimpianto esiste ed è reale, nulla a che vedere con scelte non fatte ma con un destino che ha deciso per noi, ignorando desideri ed aspettative. Vorrei credere che in serbo ci sia un progetto diverso ma credimi, è difficile in certi momenti! Fingermi in un dialogo con te è l'unico rimedio che ho escogitato per dar fiato a sentimenti che non potrei esternare altrimenti, chi potrebbe capire fino in fondo? Rischierei inoltre di guastare un momento magico che ha tutto il diritto di essere vissuto poiché arriva dopo un periodo tribolato. 

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