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Tacesse almeno a maggio la saggezza

Dovrò mostrarti Marylin per dirti aprile e la musica dei pioppi
vedi, c’è l’anima nel mozzafiato e cigola nel suo costumino beige....

 

Non vedevo l’ora di provarmi il bianco d’osso e poi\ma io sto dalla parte del melograno
niente rosso quest’anno, solo carcasse striminzite e basta con questa idiozia
di dar vita solo a marzo, tirare fuori lo scaldino per una bacca di carruba.

 

Mi volevi dire l’ odio, ora lo so. I trucchi di bontà non hanno funzionato
e le carte che ora leggi le fai volare, ma io so già questa linea nel palmo:
vedo fiori in perdita sul ciliegio regalati a bocche nel letame.

 

Dovrebbero tacere i poeti nei giorni di vento,
se, come soldati vedono sgretolarsi le trincee accanto.
Uno spirito di leone ruggisce nelle acacie. Proprio vero?
Il peggio ha versato (del vento) nella coppa e una figura ebbra
che non era di carne a piedi nudi (sui vetri)
esige il mio destino.

 

Un trascinare però m’incanta di una vite senza fine
e m’appassiona questo dolersi\amare al centro di tutti gli orizzonti.

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