Egregio Presidente,
io non sono in grado di giudicare la validità della Sua attuale politica economica. La situazione è obiettivamente difficile e difficile è l'ambiente politico con cui Ella deve necessariamente confrontarsi. In questo contesto, e tra i tanti problemi più o meno pressanti, non credo che Le sarebbe possibile, come sarebbe per un minimo di decenza doveroso, bloccare quel centinaio di milioni che i partiti aspettano come ulteriore rata di contributi elettorali proprio a ridosso della rata di IMU con cui i cittadini foraggeranno ancora indirettamente i partiti stessi. Non posso chiederLe quindi provvedimenti radicali che troverebbero ostacolo proprio tra i filtri solidali delle forze politiche, ma La invito invece ad utilizzare quei trucchi burocratici di bassa finanza come la dilazione all'infinito dei pagamenti ai fornitori dello Stato, che hanno portato anche al suicidio di imprenditori, per far attendere all'infinito anche i partiti per i loro contributi. Sono anche loro creditori dello Stato e dovrebbero essere onorati di essere trattati come gli onesti imprenditori che lavorano. E se i segretari dei partiti si suicideranno, beh...
Con ossequio.