Ricami e spade

quando ti cercavo fra le spine
arrancando tra sterpaglie e colline
avevo  guance rosse di tramonto estivo
e la consapevolezza nel cuore
di essere fremito
labbra
passione
e nell'incrociare lo sguardo all'orizzonte
sapevo che sarebbe stato squallido
solo baciarti
avrei dato tutti i miei colori
per scaldarmi sotto il tuo cuore
ma svincolarmi dal tuo abbraccio
fu la normale deviazione all'incertezza
eppure tra brividi e sospiri
sentii che la spada più tagliente
nel tuo petto
la infieristi tu
prendendomi la mano e sferzando il colpo fatale
affinchè leccando il tuo sangue da golosa
per diventare immortale dentro te come sposa
sarei stata complice
del tuo ultimo massacro
per la fine che mai avrei sognato...

 

Nei miei incubi c'erano gocce di noi, sul lino di un tessuto, dalla trama troppo grezza
anche per i miei ricami della sera e non pugnalate per dividerci ancora ...