Tantissimi anni fa, un 24 dicembre, Babbo Natale stava prepandosi per la grande nottata. Arriva alla stalla delle renne e scopre che stanno tutte male con la dissenteria. Le cura, pulisce e le attacca alla slitta.
Poi va al grande magazzino dei regali, dove può constatare che i nani sono in sciopero e gli elfi decimati dall'influenza.
Per soprammercato i doni nuovi non sono arrivati e di quelli vecchi ce ne sono pochi interi e funzionanti.
Bofonchiando tra sé e sé Babbo Natale riempie comunque due sacchi di doni, se li porta fino alla slitta e li carica.
Solo a questo punto scopre che uno dei pattini della slitta è rotto.
Scarica tutto, stacca le renne, gira al contrario la slitta e, faticosamente, cambia il pattino. E poi di nuovo attacca le renne, carica la slitta ed assicura il carico.
Con la luna per traverso ed il sudore che gli cola negli occhi, Babbo Natale va a casa, per farsi una doccia ma, sullo scalino di casa scivola sulla sottile lastra di ghiaccio che si è formata e cade a terra dando una gran culata.
Imbufalito si rialza, entra sbattendo la porta, semina i vestiti dietro di sé e va a farsi una doccia.
Mentre è sotto il getto caldo sente suonare alla porta: "Dlin dlon".
Recupera un asciugamano e, grondante d'acqua e d'ira va ad aprire.
Sulla porta c'è l'angioletto, appoggiato al grande abete che ha appena portato, che chiede a Babbo Natale: "Babbo, dome lo metto quest'albero?"
E' da allora che, per tradizione, l'angioletto si mette proprio sulla cima dell'albero ...
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