Scritto da © ferdigiordano - Gio, 15/03/2012 - 13:15
Vasti occhi guardano e noi
Durante la luce, si parla di corpi: la sintassi dell’ombra
è per frasi oscure che fondano il libro
delle proiezioni (io sarei un fuoco, per dire; tu, l’istante
in esecuzione). Parrebbe un buon inizio, questo
per una condotta umana definitivamente staccata
dalla condizione di pistoni. Amo il motore della pineta.
Il suo inesplicabile carburante trasparente. La marcia
disuguale dei tronchi, il torace fuori dal gelo, appena
vinta la campagna d’inverno. La parata marziale
di radici che innestano baionette verdi
come aghi nelle linee del vento.
Amo che cadano nei capelli
come segmenti aggrovigliati, più di tutte le dita
quando li attraverso distesi. La voracità
di quest’erba carnosa abbatte il vertice del freddo.
Credo che in luce basti questo.
(Matris/Ferdi)
Nel mistero della crescita
apparire è quella luce che tutto amplifica
e muove, l'espressione/impressione del volere, molteplice ed unico.
Vasti occhi guardano e noi
immancabili moribondi, siamo il loro piacere deluso.
(ArcNuv/Ferdi)
l'ombra è la parte più grande
di tutto ciò che sono
io sono invisibile
per ciò passo
da un corpo all'altro leggermente
da me a te ceduto.
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