Scritto da © Bruno Amore - Dom, 11/03/2012 - 19:16
Un bailamme volgare
quello che si sente intorno
rimbomba tra portici e colonnati
di piazze comuni, di nobili palazzi.
Tanto da indurre ognuno
a filar via di strada
col bavero alzato, nascondendo il viso
ci fossero mai dei paparazzi.
Si teme che amicizie imprudenti
seppure ingenuamente occasionali
come una pestilenza ti portino via
già sono alla berlina giudici e cardinali
la gogna non risparmia deboli e potenti.
E' scoperchiato il vaso di tutti i venti
che omertosamente, pare, tenessimo serrato
chi per ignavia o guadagno, chi per fame.
La coppa del lordume incosciente
s'è fatta alfine colma e ora
trabocca la miseria come l'onda
non risparmia il giusto e lo condanna
alla stregua di chi
del ventre ingordo suo, fece capanna.
rimbomba tra portici e colonnati
di piazze comuni, di nobili palazzi.
Tanto da indurre ognuno
a filar via di strada
col bavero alzato, nascondendo il viso
ci fossero mai dei paparazzi.
Si teme che amicizie imprudenti
seppure ingenuamente occasionali
come una pestilenza ti portino via
già sono alla berlina giudici e cardinali
la gogna non risparmia deboli e potenti.
E' scoperchiato il vaso di tutti i venti
che omertosamente, pare, tenessimo serrato
chi per ignavia o guadagno, chi per fame.
La coppa del lordume incosciente
s'è fatta alfine colma e ora
trabocca la miseria come l'onda
non risparmia il giusto e lo condanna
alla stregua di chi
del ventre ingordo suo, fece capanna.
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