Scritto da © Manuela Verbasi - Mer, 07/03/2012 - 11:09
Non so se fosse vivo prima d'esser morto, se penso all'entusiasmo di poesie orride che ho letto non riuscendo nemmeno a commentarle, direi che vivo non era, o se lo era, a me pareva morto. Secco.
Eppure... da sotto la tenda ad ossigeno, era riuscito spostando un braccio pesantissimo e mummificato, a raccogliere l'archetto dell'ultima sviolinata ricevuta. L'ultimo atto, uno schiarirsi la gola prima dello schianto.
Pover'uomo, non aveva raccolto due mezze critiche camminandoci sopra, tronfio lui come la sua poesia, paralizzata anch'essa, avvolta da ragnatele, odorante muffa.
Così decisi ch'era morto.
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