Scritto da © Bruno Amore - Ven, 18/12/2009 - 07:55
Crociera (2002)
Come nave di stecchi
piegandomi in sette
sono entrato nella bottiglia
della mia vita. Ho rizzato
alberi pennoni e salde sartie
cime ai gavitelli tese le vele
inamidandole
surrogato di vento.
Bronzee bocche alle fiancate
il nome a poppa a caratteri d'oro
su ceppi in legno color azzurro
prendo il mare finto verso nulla.
Alla barra sul ponte
l'odore di colla e vernice
riempie l'aria stagnante chiusa
con gli occhi vitrei della polena
guardo sicuro il mondo
in trasparenza.
Ri_crociera (2008).
Quando ho infranto
la bottiglia barriera
trasparente teca prigione
e io nave dal fasciame
di fiammiferi spenti
ho preso largo il mare
l'ancora dei miei pesi vivi ancora
ho mollato in porti e fondachi
dove ho lasciato più che preso.
E lì, negli angiporti, ho cercato
tra l'anima e la carne
penetrare tra le cosce la vita
che mai l'avevo avuta.
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