Scritto da © Gerardina - Lun, 13/02/2012 - 14:46
Gli amori
modellano sofferenze
come scultori.
Scegliendo
materiali diversi
per criteri di un vissuto.
Altro non è stato
il mio corpo
che forgiato da un' artigiano.
Ad ogni sussulto
è corrisposto un' incavo.
Avanzando nel profondo...
Come si usa
nei legni morbidi
e senza nodi.
Ma la consapevolezza,
occasione
di una distrazione,
mi ha resa argilla...
Salvata dalle lacrime
come neve...mi sono sciolta.
Il rumore
di una sgorbia, che cade
su un letto di cartocci,
è stato l' incompiuto di un' artista
che non ha saputo
resistere al suo genio...
Fermarsi
e guardare l' opera.
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