Scritto da © mario calzolaro - Sab, 04/02/2012 - 19:07
Come un piccolo serpente nero. Un serpente nero, piccolo e velenoso, che gli scivolava nel cuore. Era così che si sentiva. Era questa la sensazione che provava nell'assaporare il gusto, rancido e freddo, della solitudine.Una solitudine mai provata prima.
Era pomeriggio inoltrato e già la notte sembrava incombere su di lui col suo fiato opprimente.
Come gli sembravano lontani i giorni del sole. Quando un piccolo sole brillava nelle sue mani. E il sorriso di lei era tutto per lui, soltanto suo!
Erano passati quei giorni. ed anche lei era passata.Una meteora veloce che aveva brevemente illuminato il suo cielo. Plumbeo e minaccioso ora il suo cielo, e vuoto, come la sua anima.
Si alzò con fatica e fece per allontanarsi dalla panchina su cui era seduto.
Sputò, quasi, la sigaretta, ormai ridotta al filtro e guardò nella pozzanghera.
Si vide riflesso e soffermò l'attenzione su quella sua immagine che gli parve estranea.
Poi, accanto al suo vide, o gli sembrò di vedere, il volto di lei. Il suo sorriso.
E gli parve che la luce fosse tornata a splendere.
»
- Blog di mario calzolaro
- Login o registrati per inviare commenti
- 993 letture