Una banale, stupida, pozzanghera
dietro il palazzo
lontano dalla strada,
si che non la schizzavano
le macchine degli idioti;
una pozzanghera
nemmeno troppo grande,
ma grande abbastanza
da permettere al bambino
di sbatterci i piedi dentro,
"che fai?"
che fa lo sa,
mette i piedi nella pozzanghera.
Una pozzanghera
grande abbastanza da metterci
una barchetta di carta
e un tappo di gassosa
che non si trova più,
nemmeno quello di birra che sotto
sotto ha una stellina.
ci metto anche un laccio,
un laccio di scarpe
come se pescassi
lì
dentro la pozzanghera.
Specchia le gambe
specchia il cielo
specchia il mio volto
e pure una nuvola
che così si bagna,
la nuvola
nella pozzanghera,
dietro un palazzo
di un città
che non vi dico.
Che poi fa anche le onde,
piccole,
ma fa le onde
e si prende la mia tristezza
quella pozzanghera,
la poggia sul fondo,
perchè c'è del fango,
forse persino un cuore,
in fondo,
in fondo sotto
a quella pozzanghera.
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