Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 15/01/2012 - 23:40
Il poeta chiede perdono
di FAY ZWICKY
Morta al mondo ho mancato nei tuoi confronti
Perdonami, viaggiatore
Assetato, non sono stata una fontana
Affamato, non sono stata pane
Stanco, non sono stata cuscino
Perdona le mie poesie non scritte:
le molte che ho congelato con l'ironia
le molte che ho intrappolato nella rabbia
le molte che ho respinto a dispetto di me stessa
le molte che ho ignorato per paura
inconsapevole, cieca o spaventata
le ho ignorate.
Loro rumoreggiavano ovunque,
queste mie poesie non scritte.
Mi cercavano giorno e notte
e io le respingevo.
Perdonatemi per i colori
che potrebbero aver indossato
Perdonatemi per i loro volti eclissati
che non avevano il coraggio di far uscire
dalle righe non scritte.
Sotto ogni inerte ora di mio silenzio
è morta una poesia, inascoltata
The Poet Asks Forgiveness
BY FAY ZWICKY
Dead to the world I have failed you
Forgive me, traveler.
Thirsty, I was no fountain
Hungry, I was not bread
Tired, I was no pillow
Forgive my unwritten poems:
the many I have frozen with irony
the many I have trampled with anger
the many I have rejected in self-defiance
the many I have ignored in fear
unaware, blind or fearful
I ignored them.
They clamoured everywhere
those unwritten poems.
They sought me out day and night
and I turned them away.
Forgive me the colours
they might have worn
Forgive me their eclipsed faces
They dared not venture from
the unwritten lines.
Under each inert hour of my silence
died a poem, unheeded
Fay Zwicky, australiana, poeta, saggista ed autrice di racconti, è nata a Melbourne. Si è laureata all'università di Melbourne ed ha studiato anche come pianista classica, suonando con le sue sorelle per un decennio, prima di concentrarsi sulla scrittura. È autrice di molti libri di poesia ed ha vinto numerosi e prestigiosi premi letterari. Ha insegnato all'Università dell'Australia occidentale dal 1972 al suo pensionamento, nel 1987. Zwicky è stata dichiarata "Patrimonio vivente dello Stato" [sic!] nel 2004.
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