Scritto da © Antonella Iuril... - Sab, 14/01/2012 - 17:19
Un giovane principe dovette passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re. Durante la notte gli sopraggiunge una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia divina . Così udi una voce che disse: "Tu custodirai il Graal, onde possa guarire i cuori degli uomini."
Il futuro re accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria e di bellezza,all'improvviso non si senti più un timoroso ragazzo ma onnipotente come un Dio, così allungò la mano per afferrare il Graal, ed in quel mentre il Graal svanì lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco.
Mentre il principe cresceva la ferita si approfondiva, finchè un giorno per lui la vita non ebbe più scopo. Non aveva più fede in nessuno, neanche in sè stesso. Non poteva amare, nè sentirsi amato. Era ammalato di troppa esperienza, e cominciò a morire.
Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da solo. Ed essendo un'anima semplice davanti ai suoi occhi non vide un re, bensì un uomo solo e sofferente. Chiese al re: "Cosa ti addolora, amico?" E il re gli rispose: "Ho sete, e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola".
Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua e la porse al re. Il re, cominciando a bere, si rese conto che la piaga si era rimarginata: si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita.
Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?". E il giullare rispose: "Io non lo so: sapevo solo che avevi sete"
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