Per un fatal dì
a cavallo della vergine nacqui
e, per quel dì
che a Platone insignì,
con la Poesia
d'incanto rinacqui
e intravidi la scia
che dona l'oblio.
E' una splendida traccia
di fulgida luce
che davver tanto seduce,
lo spirito conduce
e la vita produce.
E' questo il vero amor
che sempre intriga
e complica la vita,
perché l'anima declama
la dolcezza spirituale
ma poi la mente conclama
la marachella sentimentale
e la debolezza materiale
reclama, infin,
la licenza amorosa.
O mio profondo io,
questo originale intrigo,
peccato naturale,
è un eterno conflitto
ed allora se tu non mi compiaci
d'ora in avanti per sempre taci.
Invece io, caro pensier mio,
con la mia voce
ti condurrò alla Verità,
che è il vero Amor
di candida Luce
e con la divina Triade
sarai puro amore,
vivrai la vera vita
e la tua anima,
finalmente, avrà pace.
- Blog di Francesco Andrea Maiello
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