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Scritto da © Stefania Stravato - Ven, 06/01/2012 - 00:11
Tienimi
tienimi
in quest'abbandono
che ho strappato
alle mie mura
tienimi
finché
stinge
il colore della notte
che m'annega nelle croci
di troppe assenze
che affiora
dalle pietre del silenzio
che sa di ghiaccio
e striscia sibili
dai vuoti allagati di ombre dolenti
- come un urlo -
a trafiggermi gli occhi
mi tinge le vene
quel colore
di nere serpentine
e del suo muto fluire
m'artiglia i passi
ad un'irraggiungibile alba.
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