Scritto da © Ospite di Rosso... - Dom, 18/12/2011 - 16:34
Vestita della tua verginità,
quella sacra, che non sfiorisce mai.
Sembrava nebbia; invece solo un velo
lasciato lì da un Rubens geloso
del pieno mare e dell'ardente sole
che viaggia i paradisi del tuo cielo,
delle tue cosce gonfie di sapori.
Un paradiso è l'anima che ride
dentro il tuo sguardo fresco di mattino;
un paradiso è la tua bocca d'oro,
dove l'azzurro mio respiro approda;
un paradiso e un altro, un altro ancora,
sono i pensieri fatti di rugiada...
spuma di rosa... acqua di costato,
e mani di germogli innamorate
che fanno cielo all'ansimante volo.
Il pettirosso, brace incandescente,
sceglie il suo nido e nutre il suo ristoro.
Un sorso d'acqua... prego... ch'il respiro
s'è inabissato tra le grazie rese,
in una eucaristia sacramentale
fatta d'innamorati ch'hanno sete.
quella sacra, che non sfiorisce mai.
Sembrava nebbia; invece solo un velo
lasciato lì da un Rubens geloso
del pieno mare e dell'ardente sole
che viaggia i paradisi del tuo cielo,
delle tue cosce gonfie di sapori.
Un paradiso è l'anima che ride
dentro il tuo sguardo fresco di mattino;
un paradiso è la tua bocca d'oro,
dove l'azzurro mio respiro approda;
un paradiso e un altro, un altro ancora,
sono i pensieri fatti di rugiada...
spuma di rosa... acqua di costato,
e mani di germogli innamorate
che fanno cielo all'ansimante volo.
Il pettirosso, brace incandescente,
sceglie il suo nido e nutre il suo ristoro.
Un sorso d'acqua... prego... ch'il respiro
s'è inabissato tra le grazie rese,
in una eucaristia sacramentale
fatta d'innamorati ch'hanno sete.
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