Scritto da © Bruno Amore - Gio, 15/12/2011 - 15:20
Stella di latta appesa ad un filo
spuntato dal bavero sdrucito
d'un vestito troppo stretto ereditato
penzolo nella vita che mi è data.
Stella di latta appesa ad un filo
spuntato dal bavero sdrucito
d'un vestito troppo stretto ereditato
penzolo nella vita che mi è data.
Feci sogni arditi scapestrati alquanto
e restarono miraggi nebulosi intanto
quando al limine di quest'arida distesa
son giunto a piè pari dall'erba verde rasa.
e restarono miraggi nebulosi intanto
quando al limine di quest'arida distesa
son giunto a piè pari dall'erba verde rasa.
Senza bagaglio, solo un mesto involto
di poche cose insolite raccattate intorno
più odori e suoni che vere forme arcane
sprazzi di luce nel buio d'apparenze nane.
Bussano alla porta dell'anima, insistenti
emozioni sconosciute, sapidi tormenti
di quelle all'indice di quand'ero fiero
scuotevo allora ingenuo il mio cimiero.
emozioni sconosciute, sapidi tormenti
di quelle all'indice di quand'ero fiero
scuotevo allora ingenuo il mio cimiero.
Sento che devo andare, non c'è tempo
non perderò stavolta quel momento
se di alcunché pegno dovrò pagare
voglio sian lacrime di gioia, da asciugare.
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