Se vi svelassi i miei “non ricordo”
per stupirmi ancora dei mesti colori dell’aurora
come fossero visti per la prima volta ora
presto svaniti nell’incertezza d’un mattino
fatto di nubi sciorinate su monti ad asciugare
come pelli di lepri pigre stese al sole
e al sale d’un pianto appassionato
colato ad ogni sparo che rintocca sordo
l’ultima ora tra le pareti d’una stanza vuota
piena di memorie di laghi mai più rivisti
se non dipinti nel suo sguardo piatto.
Tutti voi ridereste di me io solo piangerei per me.
Sarò vento ad increspare le acque calme
per straripare insieme oltre la diga dell’orizzonte.
E se vi celassi i miei “non ricordo”
mi chiedereste conto degli amori persi
tra le stagioni corse a passi stenti
sfiorando braci accese sulla rugiada secca.
Esigereste sapere se ho mai davvero amato
altro che solo la mia immagine riflessa
nell’iride ferita della donna lasciata andare
con quel sorriso storto come di pugno nella pancia
sulla strada dove forse m’incontrerebbe ancora.
Tutti voi piangereste per me io solo riderei di me.
- Blog di Marcello Caloro
- Login o registrati per inviare commenti
- 884 letture