Scritto da © giuseppe pittà - Gio, 17/11/2011 - 19:14
di un movimento a desiderio, contorno adeguato d’onde e strane contorsioni
ho voglia di te
senza se e senza ma
che bevi amara aranciata
arrampicata sul collo dell’estate
che mi mostri senza veli l’utilità del pelo
ho voglia di te
di tuoni e di saette
che ronzi come zanzara
pungente di porca il capodanno
che mi regali a morsi lingua e perizoma
ho voglia di te
del grufolar sincero
che spandi odori al vento
sorretta dalla gioia del temporale
che sgorga libero dalla tua ferita altera
ho voglia di te
stampata sul mio diritto
che spinge maldide maldicenze
fragorosamente aspra e corretta al the
che bevo avido succhiando di lei e fiamme
ho voglia di te
di gocce tre per tre
che spingono dal basso
al centro di un grande centro
che mi sconfigge e sempre mi fa schiavo
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