Scritto da © Ezio Falcomer - Lun, 17/10/2011 - 08:44
Inondarti lento
onda uralo-altaica
a istrice di archibugi
muro di fuoco
gemito in lacrime
odore d'aglio prezzemolo e viole
vampa la tua coscia
profano turibolo
su febbre rara
sudato da remo di galera
ti desidero, sapore di regina
schiavo in ossimoro di alcova perversa
eruttano faville e bestemmie
le piaghe del dire
mai così rara femmina
corsi e percorsi, serpente squamoso
verga di serafino celeste
turgida
e mangiarti, pietoso lascivo amoroso
grato al divino paradosso
che ti gettò, magica,
fra i lisi dilemmi e gli scirocchi
di mia vita slandrata.
onda uralo-altaica
a istrice di archibugi
muro di fuoco
gemito in lacrime
odore d'aglio prezzemolo e viole
vampa la tua coscia
profano turibolo
su febbre rara
sudato da remo di galera
ti desidero, sapore di regina
schiavo in ossimoro di alcova perversa
eruttano faville e bestemmie
le piaghe del dire
mai così rara femmina
corsi e percorsi, serpente squamoso
verga di serafino celeste
turgida
e mangiarti, pietoso lascivo amoroso
grato al divino paradosso
che ti gettò, magica,
fra i lisi dilemmi e gli scirocchi
di mia vita slandrata.
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