Scritto da © ElfoGuerriero - Ven, 20/11/2009 - 02:56
Il freddo è una gran cosa
pulisce l'aria come da un velo grasso
ridisegna i confini degli oggetti
ricollocandoli nel perno di uno spazio
se soffia lieve il sospiro del Carso
presto le sento guizzare nel petto
quelle lamette sgarbate d'ardesia
a spaccar pelle con crocchiante fragore
Di fronte al mare vorresti il sonno
a benedire la tua solitudine
una coperta preziosa e contesa
per occhi pallidi di troppe ore
l'onda è lontana e il fragore non strazia
l'apocalisse è rinviata per ora
eppure volano alti i gabbiani
perduti sguardi al nero che avanza
ali taglienti di porcellana
a insanguinare un altro tramonto
notte che ammanta un cielo scuoiato
impunturate suture di stelle
Oltre le dune c'è ancora calore
carne arrendevole di muta sirena
pure di sabbia è greve il passo
e gli occhi piangono gocce d'ardesia
il freddo è come una vecchia coperta
fa compagnia contro i sogni cattivi
lo sguardo pallido di troppo tempo
vede al di là del principio del vento
Per questo spesso gli tendo la mano
per camminare spedito nel buio
via da sirene e salini sentori
verso il mio piccolo nido di luce.
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