Ad altre tenebre un'altra notte s'è aggiunta…
negli appartati luoghi del silenzio l'inesorabile cammino del tempo
procede sbriciolando in un attimo i pensieri
spargendo la striscia pietosa del dolore nella mia terra di nessuno
perché perderti è stato anche così…
perderti è stato fiamma e ghiaccio,
un urlo e un tacere spaccato in mille addii,
e si scavalcano incalzanti i ricordi…
le scale dell'ateneo, le risate nei caffè,
le dita sulla chitarra e le nostre voci,
la Due Cavalli sempre in panne,
le tue parole a giustificare i miei giovanili smarrimenti,
i mille approdi in mille porti,
tu a trasformare la mia inerzia in opera,
i desideri, le passioni del cuore e della carne,
le vivaci intuizioni a riconoscere i trucchi della vita,
di donne mille volti e mille corpi,
il dilagante desiderio d'essere sempre protagonisti,
e l'ultimo viaggio sul mare quasi a voler raggiungere
l'altra parte del mondo o l'altra parte del cielo…
ora ti osservo caro amico mio nella rigidità della morte…
non hai emesso un grido, un solo lamento,
nel tuo volto di cera, nella tua carne immota
la vita adagio si è spenta senza un sussulto…
osservo te ormai lontano e nella stanza risuona irritante
il ticchettio inarrestabile di una sveglia
a scandire quel tempo che rincorrevi affannato
nella tua percezione transitoria dell'esistere…
le ragioni del cammino sono impenetrabili
quanto invisibili i profili della vita
e mentre osservo la pallida e sfinita luce del sole
nell'ultimo devastante giorno di un assurdo agosto
conduco il mio dolore tra le sabbie dell'Assenza……..
( Addio Stefano……)
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