Scritto da © taglioavvenuto - Mer, 31/08/2011 - 19:57
C’infibra, la sabbia a contenente
questo spengersi il gas sui curvi in neon, arrossando alle estremità i contatti come fievoli.
Mietiture del sole. Né colline dunque, stanze, né papaveri.
Da corni passati d’un setaccio Afriche mistiche davanti al pentolone, stomachi ingarbugliati dallo sgomitare e i cieli, aperti al canto intestinale, evaporano. I viaggi solleone.
Né triangoli potranno fare il baffo. Le spunte invibrano, l’un dopo.
Usciamo cattivi, dal Paese vecchio, alluce sul punto; usciamo però, senza il domani delle uova, un passepartout.
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