Scritto da © Franco Pucci - Ven, 12/08/2011 - 08:30
Un insignificante dolore in fondo.
Il distacco non fece rumore,
una rossa ferita che rimarginerà
scolorando la nuova stagione.
[rimane solo l’aspro sapore
di una vendetta non consumata]
Il peso del veleno ancora i miei passi,
come lo scorpione impazzisco
nella ricerca di una via di fuga
dal cerchio di fuoco che mi costringe.
[troncherò la coda]
Sarà più dolce il nuovo cammino.
Lieve, liberato dalla velenosa soma,
danzerò al ritmo di note inusuali
e il sapore del ribes arrossirà le labbra.
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