Il convegno amoroso

Quando il frinire monocorde si spegne
pe'l tuffarsi del meriggio nella sera e
la brezza spinge l'afa via dalle caviglie
vengono pensieri freschi a profumare
le lenzuola di bucato che ho disteso
per quel convegno che ho tanto atteso.
Ogni palpito scandisce con un respiro
l'attesa che vorrei fosse finita, tuttavia
spigola emozioni recondite promesse
quasi un anticipo di quello da venire.
Non dice il tempo la pendola nell'angolo
i battiti, son quelli che segnano l'ora
incedo lento sul nudo pavimento:
ritocco i fiori roridi nel vaso azzurro
appena una mossa a raddrizzar la tenda
svelta la mano sulla seta del cuscino.
E' tutto pronto, lo champagne è in frigo
ho un bell'aspetto, appena un po' insicuro
fa dolce lo so, questo lo dice sempre
ed io ho smesso di fare il viso scuro.
Verrà stupenda in seta tutta beige
una carezza mia e sua, un bacio ardente
sorrisi complici e lesti movimenti
cadono gli abiti, la biancheria di lino
tutte nei miei occhi le sue splendide pudende.
Così desiderata ancorché non fosse bella
si staglia ritta come fosse il mio“lingam”personale
a darsi prendermi e volare insieme, su una stella.