Scritto da © Bruno Amore - Ven, 05/08/2011 - 10:31
Arrivano sempre dal mare.
Nidi aviti squassati da tempeste di guerra
lasciano svuotati misere schiere
e migrano a piedi scalzi attraverso deserti
allo scalo d'un venale probabile Caronte
che li traghetta per l'ignoto ammiccante di luci.
Un pianeta della fortuna estratto a caso
da tenere stretto fino all'approdo
semmai il fato vorrà lo possano trovare.
Vince la speranza vaga d'un desco da venire
sulla certezza degli stenti ancora da passare
che il gesto d'arrischiare la vita nel tentare
ha più valore di perderla nell'aspettare
dacché nulla di vivo hanno ormai intorno
nient'altro che miserie da bruciare.
Sulle onde che non li sanno aspettare
piovono i sassi delle nostre paure
delle incomprensioni mai sopite
della difesa del recinto da custodire.
Si faccia ora qualcosa d'importante
per salvarli dalla negazione
o questo odore di morte indecente
non lascerà più le nostre mani
né le tiepide coscienze.
Nidi aviti squassati da tempeste di guerra
lasciano svuotati misere schiere
e migrano a piedi scalzi attraverso deserti
allo scalo d'un venale probabile Caronte
che li traghetta per l'ignoto ammiccante di luci.
Un pianeta della fortuna estratto a caso
da tenere stretto fino all'approdo
semmai il fato vorrà lo possano trovare.
Vince la speranza vaga d'un desco da venire
sulla certezza degli stenti ancora da passare
che il gesto d'arrischiare la vita nel tentare
ha più valore di perderla nell'aspettare
dacché nulla di vivo hanno ormai intorno
nient'altro che miserie da bruciare.
Sulle onde che non li sanno aspettare
piovono i sassi delle nostre paure
delle incomprensioni mai sopite
della difesa del recinto da custodire.
Si faccia ora qualcosa d'importante
per salvarli dalla negazione
o questo odore di morte indecente
non lascerà più le nostre mani
né le tiepide coscienze.
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