Scritto da © Sara Cristofori - Dom, 24/07/2011 - 20:02
La poesia armena è ricca degli influssi che i popoli invasori - persiani, ottomani, mongoli, tartari - vi hanno attraverso i secoli depositato. Ma la lirica amorosa gode, in quest'affollata produzione, di una sua autonoma freschezza. Il motivo del mantello da cucire ad ogni costo per proteggere l'amata ne è una conferma.
(G. Davico Bonino)
Il manto dell'amata
Cucite un manto alla mia amata,
prendete il sole per stoffa,
tagliate la luna per fodera,
mettete le nuvole per ovatta,
prendete il filo dalle schiume del mare,
le stelle vi serviranno da bottoni,
e di me fate delle bottoniere.
Oh mia amata, in mezzo alle nubi,
se potessi stringerti nuda tra le braccia,
l'inverno diverrebbe per me estate!
Non voglio dire la mia pena al sole,
perché temo che perda la sua luce.
La dirò allora alla luna
che si rinnova ad ogni mese...
(A. Tchobanian "La Roseraie d' Armenie")
("Poesie d'amore per un anno" - Ed. Einaudi)
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