Scritto da © Bruno Amore - Sab, 16/07/2011 - 12:04
Ho mani piene d'ira, non mi rassegno
e quel che mi cola dal labbro
non è succo di fragola.
Nell'aria che mi sta ritta dal passato
la vita d'insensata brevità
affiora tra i selci e i ricordi
come fossero avanzi, dentro piatti sporchi.
E non c'è lume oltre le cortine
di laide messinscena della polis
il giorno dietro al giorno sempre ruota
i sogni perduti si avventano
come cani rabbiosi alle caviglie
e correre pare non aver mai fine.
Ho mani piene d'ira, non mi rassegno
e quel che mi cola dal labbro
non è succo di fragola.
Nell'aria che mi sta ritta dal passato
la vita d'insensata brevità
affiora tra i selci e i ricordi
come fossero avanzi, dentro piatti sporchi.
E non c'è lume oltre le cortine
di laide messinscena della polis
il giorno dietro al giorno sempre ruota
i sogni perduti si avventano
come cani rabbiosi alle caviglie
e correre pare non aver mai fine.
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