Scritto da © Franco Pucci - Ven, 06/05/2011 - 09:58
Strane impronte le nostre, schive, convesse,
abili nel respingere qualsiasi velleitario tentativo di memoria,
restie al trattenere il più recondito ricordo dei nostri passi.
Strane impronte le nostre, niente viene raccolto,
tutto sfugge via, lasciando irrisolte le azzardate premesse.
Ah, la concavità! Superbo ricettacolo di umori,
passioni e ricordi a cui attingere a piene mani alla bisogna.
Camminiamo circospetti sulla rena di un mondo alieno, convesso
capovolti a cercare un cielo che ci accolga, finalmente amico
mentre anche i dintorni non raccolgono orme e la vita scivola, scivola…
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