Nuda, in piedi, i capelli rasati, il corpo piagato, piegato dalla dissenteria e dalla fame.
Ombra, larva: trema, la donna calva. Trema.
Il colpo sta per abbattersi, purificarla dalla colpa di essere nata. Sbagliata. Nata sbagliata.
E se da ogni punto di vista, da ogni, potrebbe sembrare una liberazione quel colpo, sì, una liberazione, una resurrezione piuttosto che una morte, seppure questo sia vero, lei, sì, lei - avrebbe voluto vivere, vorrebbe continuare a vivere.
Nonostante non abbia più madre, padre, fratelli, non abbia più marito e figli, non abbia più voce, né capelli, né mestruo, né sguardo, abbia solo fiato nelle mani, e il petto che si solleva appena, dolore lancinante nell'urto del respiro contro le costole, sebbene tutto questo sia, e sia vero, ché questa è la verità, lei vuole, vuole vivere.
Eppure, il colpo arriverà, è arrivato. E non ci sarà più lei, né verità, né altro. Solo il fango che la coprirà. Solo questo resterà. E l'oblio, senza resurrezione.
N.B.: come m'è venuto in mente?
se proprio volete saperlo, leggete qua:
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/20/news/20_aprile-15186081/index.html?ref=search
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