Io, il Ticino e il pesciolino ingordo | Poesia | Franco Pucci | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Io, il Ticino e il pesciolino ingordo

Il nylon sapientemente teso come corda di violino
attende inerte i sussulti del piccolo terremoto
che avviene laggiù, sotto quel mulinello d’acqua. 
Da musico provetto che interpreta le note di fuga
mi segnala con la sua danza la fine dell’attesa.
 
[ogni volta l’emozione scatena adrenalina]
 
Mentre appeso al fumo dell’ennesima sigaretta
mi accingo al recupero della preda sospirata
e l’argentea livrea dell’incauto riluce tra le mie mani,
il Ticino scorre impetuoso e maestoso come sempre
riflettendo l’azzurro sulle arcate del Ponte della Becca.
 
[l’inganno celato abilmente alletta e attrae l’ingordo]
 
Spendo appassionatamente parole affumicate
in una dura reprimenda all’ingordigia del pesciolino
che con occhi vitrei mi osserva e non capisce
ma sorride, sono sicuro, mentre con tuffo carpiato
torna a pinneggiare cercando un altro mulinello.
 
[anch’io sorrido al fiume e torno a tendere il filo]
 
 

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